I segreti di Osage County



















Premettendo che l'incisività della locandina americana vince senza dubbio sull'anonimato di quella italiana, mi risulta difficile cominciare a parlare di questo film se non con un’esternazione spontanea come:
“Andate a vederlo! Ci state ancora pensando? Cosa ci fate ancora qui?”.


E voi mi chiederete: “Perché?”.

Innanzitutto e soprattutto (ma basterebbe solo questo) perché c’è un cast eccezionale, che ci regala delle performance che spiccano dalla prima all’ultima interpretazione. Julia Roberts sorprende: siamo forse abituati a vederla recitare nelle commedie, o forse abbiamo sempre in mente Pretty Woman, oppure ci lasciamo influenzare dal fatto che sia sempre stata il “sorriso d’America”. Ci stupisce, quindi, trovarla in un ruolo così drammatico e tutt’altro che facile.

La Roberts interpreta Barbara, figlia maggiore della famiglia Weston, di cui fanno parte anche le due sorelle Ivy (Julianne Nicholson) e Caren (Juliette Lewis). Meryl Streep interpreta invece Violet, la madre, rimasta in compagnia della domestica (assunta tempo prima dal marito e che non vede di buon’occhio causa gelosia e razzismo tutt'altro che latente) in seguito alla scomparsa misteriosa e improvvisa del coniuge.
Quest’ultimo evento è la motivazione per cui la famiglia si riunisce nella casa in Oklahoma dove i Weston sono cresciuti, portando con sé in questa occasione vecchi e nuovi membri acquisiti: ci sono la figlia e il marito di Barbara, quest’ultimo in crisi di rapporto con la moglie, il nuovo compagno poco convenzionale di Caren, il cugino Charles e lo zio omonimo, senza dimenticare Mattie Fae, la coniuge di quest’ultimo e sorella della capofamiglia.

Il ritrovo al completo di tutti i membri della famiglia Weston sarà il pretesto per mettere in scena tutti i dissapori famigliari vissuti in passato e coltivati fino al presente. Questi rancori minacciano le basi delle relazioni personali di tutti i partecipanti seduti attorno al tavolo da pranzo, vero e proprio palcoscenico durante il quale si consumano i maggiori momenti drammatici, in un crescendo che porterà ad una conclusione tutt’altro che benaugurante per il futuro.

Meryl Streep è una Violet Weston di tutto rispetto, che alterna momenti di lucidità ad attimi di delirio causati da una dipendenza da farmaci e una disperazione interiore accentuata nel corso degli anni.
Julia Roberts è l’alter ego, che si destreggia alternativamente tra due ruoli: nemesi della madre e, a tratti, inconsapevole erede della sua personalità.

Due performance di rilievo. Non stupisce, quindi, che quest'anno siano state candidate entrambe alla statuetta dorata, rispettivamente come Miglior attrice protagonista e Miglior attrice non protagonista. Oscar che io darei loro ad occhi chiusi, ma che temo andranno a qualcun altro.



p.s. Volevate sapere gli altri motivi per cui vale la pena vedere questo film? Le scenografie. L'ambientazione può piacere o meno a seconda dei gusti, ma per quanto mi riguarda mi ha conquistato.

Volevate sapere anche quali sono i segreti citati nel titolo del film? Bella domanda.
Direi che la risposta la potete trovare guardando il film. Altrimenti che segreto è?


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